€350
Il punto di partenza di questo itinerario è il suggestivo borgo medievale di Corinaldo, classificato come uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione dell’associazione Touring club. Situato in una posizione strategica tra la Provincia di Ancona e quella di Pesaro-Urbino, il borgo ha il suo simbolo nelle imponenti mura rimaste praticamente intatte dal Quattrocento.
Si può ammirare la cinta muraria per tutta la sua bellezza percorrendo la circonvallazione al ritmo slow delle nostre auto, oppure addentrarsi a piedi all’interno del castello e percorrerle per tutta la loro lunghezza (circa 912 metri). Il centro storico è caratterizzato da viuzze strette e scorci mozzafiato. La Piaggia, una scalinata di cento gradini verso cui convergono le case in mattoni rossi disposte a spina di pesce, caratterizza questo borgo. In estate prende vita la rievocazione storica del “Pozzo della Polenta”, situato proprio in questa scalinata. Dopo aver scoperto gli angoli più suggestivi e le diverse leggende riguardanti Corinaldo, l’itinerario prosegue alla scoperta del comune Trecastelli: Ripe,Castel Colonna e Monterado.
Ripe, “Paese dei mestieri”, viene così definito perché nel suo territorio sono presenti numerose e preziose realtà artigianali, altrove scomparse. Accanto alle lavorazioni artigianali del legno, del ferro, dei tessuti, dei metalli preziosi, sorgono molteplici iniziative imprenditoriali di valore innovativo. Molte delle vecchie botteghe artigiane di un tempo esistono ancora e in questi spazi, si trasmette l’importanza di appartenere alla propria terra e alle proprie tradizioni.
Nel “Paese dei Mestieri”, abitano ancora figure ormai in via d’estinzione come il calzolaio, il bottaio o le ricamatrici. Negli ultimi anni sono sorte, inoltre, nuove lavorazioni dal taglio moderno e creativo che propongono originali produzioni realizzate con la carta, la cera, le perline ed una produzione straordinaria di oggetti in miniatura. Nel centro storico del paese è presente “La Bottega dei Mestieri”, uno spazio dove è possibile ammirare una mostra permanente di alcuni lavori degli artigiani,in cui vengono proposti anche dei laboratori didattici.
In questo territorio ci troviamo nel bel mezzo delle Terre di Frattula, terre anticamente curate dai monaci di Fonte Avellana (il monastero di Fonte Avellana, dedicato alla Santa Croce, si trova nel comune di Serra Sant’Abbondio, nella provincia di Pesaro e Urbino, alle pendici del Monte Catria), rigogliose di querce e selve, sfiorate dalle docili brezze del mare Adriatico.
Il paesaggio rurale è intatto e offre prodotti tipici enogastronomici d’eccellenza, quali il vino, l’olio, il miele, il particolare salame ricavato dal Suino di Frattula, allevato con metodo tradizionale, allo stato semi-brado seguendo un’alimentazione a base di ghiande. I piccoli produttori locali sono a vostra disposizione per offrirvi queste prelibatezze.
Continuando il nostro percorso, incontriamo il paese di Castel Colonna con la sua cinta muraria a forma di nave, in parte conservata e la torre, una porta in laterizio del XIII sec., divenuta emblema del paese.
Proseguendo il nostro viaggio per queste antiche terre è la volta della scoperta del paese di Monterado. Di particolare interesse il Castello (Palazzo Cinciari), dove nell’adiacente piazzetta confluiscono le vite e le vicende degli abitanti; il fiume Cesano, in basso, attraversa campagne, colline e boschi segnando il verde paesaggio dominato dall’alto dal castello.
Prima di concludere il nostro viaggio, percorrendo la strada che ci riporta a Corinaldo, vi consigliamo di fermarvi alla contrada Madonna del Piano per una visita all’Antico Molino Patregnani, in cui sono raccolte testimonianze di vita contadina che vi porteranno indietro nel tempo, all’epoca in cui la vita era sicuramente più faticosa ma anche meno frenetica. Qui potrete ammirare strumenti come la macina a pietre, risalente al Medioevo, che grazie alla forza delle acque trasformava i prodotti agricoli in farine di grano, di orzo, di mais. Potrete, inoltre, capire come ricavare l’olio extravergine e il vino. E dopo questo viaggio nel tempo, non vi rimane che godervi la quiete della campagna corinaldese, raggiungendo a piedi il fiume Cesano o riposarvi nel verde prato.